Finanziario

Osservatorio Mensile Materie Prime e Borse Merci

Nell’ultimo bimestre l’’Indice Sintetico Borse Merci (ISB), elaborato dall’Area Pianificazione Strategica, Research & Investor Relations BMPS mostra, in Italia, un rialzo del 6.5%, guidato dai forti rincari della lana australiana ( 27.2%) e neo zelandese ( 15.4%) che segnalano la forte crescita dell’inflazione sui prezzi del settore tessile (ISB Tessile 10.9%). Il trend in salita del comparto avicunicolo (polli 10.3%), dei suini ( 4.7%) e del frumento tenero ( 4.3%), sostengono la crescita dei prezzi agricoli (ISB Agricoltura 2.5%). ISB Combustibili segna un rialzo del 5%, sulla spinta del balzo in avanti registrato, nell’ultimo bimestre, dalle quotazioni del greggio ( 11.6%). Da segnalare, a livello mondiale, i picchi da record toccati, a novembre, dal palladio ( 109.3% annuo), cotone ( 71.6% annuo) e argento ( 64.3% annuo).Secondo l’andamento delle Borse Merci di Firenze, Prato, Biella e Padova, l’indice Sintetico Borse Merci (ISB) segnala, nell’ultimo bimestre, una spinta al rialzo dell’inflazione, registrando rincari del 6.5% sulle quotazioni delle materie prime quotate sulle principali piazze italiane.

Agricoltura: Sulla scia dei rincari iniziati nel corso dell’estate, è proseguita la fase rialzista per le quotazioni del mercato cerealicolo, con listini in crescita per entrambe le categorie di frumento nazionali. Nella prima decade di ottobre la Borsa Merci di Firenze ha mostrato un cedimento delle quotazioni del frumento tenero (-5.19%) sospinto dalla ripresa dell’attività di esportazione di grano da parte della Russia verso il continente europeo, che ha smentito il totale blocco dell’export preannunciato dal governo agli inizi della stagione estiva. Da segnalare, a novembre, una nuova ondata di ripresa dei prezzi, connessa ad una drastica riduzione delle stime sui raccolti fornite dal Dipartimento dell’Agricoltura del Governo Statunitense (frumento tenero 4.7% rispetto ad ottobre, 61% rispetto a dicembre 2009).

Allevamento: Quotazioni poco mosse per vitelli e bovini nel mese di ottobre, in presenza di una sostanziale stabilità tra domanda e offerta. Di contro, a novembre, l’effetto stagionalità ha influito positivamente sui listini, favorendo un aggiustamento verso l’alto della domanda e un conseguente balzo in avanti dei prezzi soprattutto per il comparto dei polli ( 10.3% rispetto alla fine di settembre, 20.3% rispetto alla fine del 2009) e dei suini ( 4.7% bimestrale, 10% rispetto a dicembre 2009).

Vino e olio: A novembre, prezzi stabili per il Chianti Classico, sebbene in calo nel confronto con la fine del 2009 (-11% rispetto a dicembre) e trend in ascesa per il Sangiovese e Nero d’Avola ( 14.3% e 28.6% rispetto alla fine di settembre). Quotazioni in crescita anche per il Pinot Grigio IGT, sia su base bimestrale ( 9.3%), sia annuale ( 28.8%). Da segnalare, nel settore oleario, i listini in rialzo per l’olio extra-vergine IGP toscano ( 7.3% rispetto a settembre) e per l’olio extra-vergine produzione Puglia ( 13.2% da ottobre a novembre). Rispetto alla fine del 2009, prezzi in calo del 10.3% per l’olio d’oliva raffinato accompagnati da una spinta verso l’alto delle quotazioni ( 8%) dell’olio di sansa d’oliva raffinato.

Tessile e Legno: Prosegue la fase di ripresa del settore tessile italiano, dopo un 2009 segnato da un calo generalizzato sospinto dalla crisi economica mondiale. Nel terzo trimestre 2010, si segnala una crescita del fatturato del 16.6% e della produzione del 4.6%. La Borsa Merci di Prato mostra, a ottobre, trend in salita per viscosa e cotone ( 10.5% e 3.5% rispetto a settembre). Continua la fase di stallo dei prezzi del poliestere. Gli ultimi dati Prometeia mostrano un lieve calo della filiera legno e carta riconducibile ad una contrazione generalizzata sperimentata dalle quotazioni in euro degli input forestali.

Combustibili: I dati di novembre della Borsa merci di Firenze mostrano andamenti in rialzo nel comparto petrolifero, con variazioni positive registrate sui prezzi di tutti i carburanti: 3.8% gasolio per autotrazione, 2.8% gasolio per riscaldamento, 4% gasolio per auto, 2.4% benzina, 11.6% greggio.

Indicazioni contrastanti in termini di previsioni per il 1Q2011: continua il trend al ribasso per il Baltic Dry Index, l’indice che misura il costo dei noli marittimi per il trasporto di merci secche sulle principali 14 rotte del traffico mercantile globale, con quotazioni che, a fine novembre, hanno raggiunto secondo il London Baltic Exchange il livello più basso dai primi di agosto. Secondo recenti analisi, negli ultimi due anni il calo segnato è stato dell’80% circa. Sebbene la progressiva discesa dell’indice non lanci segnali positivi per l’andamento del ciclo economico va sottolineato, sul lato offerta, la crescita della flotta di navi cargo disponibili: la stima degli analisti, per l’intero 2010, è di un aumento medio del 14%. Da segnalare, notizie positive a livello mondiale: le esportazioni dei due principali porti statunitensi si stanno avvicinando ai livelli record raggiunti nel periodo precedente alla recessione, considerando che da Los Angeles e Long Beach sono partite, da inizio anno, il 20% di navi cargo in più rispetto allo scorso anno. Inoltre, stando alle dichiarazioni del capo tedesco dell’organizzazione dei rivenditori HDE (associazione German Retail Trade), la spesa stagionale, attualmente al di sopra dei livelli raggiunti nel 2009, potrebbe avvicinarsi al picco record toccato nel 2006.

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